Ritorno a casa
© Paolo Leonelli 2009
Marte: anno terrestre 2014.
Una giornata serena come tante altre, nessuna nube rossa o
vento forte.
Calma piatta.
Una piccola sonda-robot si aggira con le sue piccole ruote nella
vasta vallata costellata di sassi e rocce aguzze, rigorosamente
rosse.
Camminando lascia dietro di sé un lieve sbuffo di polvere fine
che ricade immediatamente sulla superficie arida.
Improvvisamente è costretta a fermarsi perché di fronte a lei si
trovano i resti di quello che forse era un tempo un ruscello
gorgogliante, si guarda attorno e trova un piccolo passaggio
rialzato che le permette di attraversare il piccolo canale senza
danni.
Un grosso masso ora le impedisce di proseguire in linea retta
anche se, con le sue antennine lucenti, aveva in precedenza
analizzato la superficie circostante per evitare proprio questo
tipo di imprevisti.
Il suo processore invia immediatamente la soluzione e i relativi
comandi, accompagnati da bip e ribip: si torna indietro.
Ora il problema è di evitare il ruscello, passaggio alquanto
scomodo. Non è però così semplice da questa direzione, le sue
ruote devono superare un gradino di roccia marziana troppo
alto.
La strada che andava bene per l’andata non può essere percorsa
per il ritorno.
Pausa.
Bene avanti non si può andare, indietro neppure; la sonda
robotica si ferma e rimane in attesa di istruzioni dall’astronave
madre.
Marte: anno terrestre 2024
La sonda spegne tutti i sistemi per risparmiare energia.
Marte: anno terrestre 2034.
La sond…
3 commenti:
Eccellente racconto di Paolo. Mi ricorda tanto quella bellissima serie TV in bianco e nero degli anni '60 "Ai confini della realtà"(Twilight zone). Chi vecchietto come me li ricorderà con piacere e con un pizzico di nostalgia.
Grazie Paolo
Semplice, essenziale, eccellente nella sua brevità ci rende partecipi del dramma che propone. Bravo Paolo.
Spesso nelle short storyes i finali sono banali e scontati ma stavolta la sensazione d'inquietudine che lascia il lettore è quasi... "piacevole".
Posta un commento