Progetto gruppi di lavoro scrittori e disegnatori emergenti
Dedicato a quanti vogliono mettersi in gioco senza rimetterci un €urocent.
Verifica se la forza del gruppo può dove non arriva quella del singolo.
Partecipa alle pubblicazioni on-demand che organizziamo periodicamente mantenendo la piena proprietà intellettuale ed il copyright di quanto realizzi; questo è il link del gruppo di lavoro dove raccogliamo i racconti: CENERI DEL FANTASTICO per la fantascienza
Sei un appassionato di Fantascienza, Fantasy ed Horror, o di tutta la Narrativa in generale?
Ti piace scriverne o disegnarne?
Ti piace scriverne o disegnarne?
Verifica se la forza del gruppo può dove non arriva quella del singolo.
Partecipa alle pubblicazioni on-demand che organizziamo periodicamente mantenendo la piena proprietà intellettuale ed il copyright di quanto realizzi; questo è il link del gruppo di lavoro dove raccogliamo i racconti:
Italianfantasticbooks...e queste le collane antologiche attualmente in lavorazione:
TERRE INCANTATE per il fantasy
LE VIE DEL BUIO per l'horror
NARRATIVA per tutti gli altri generi
Non mi ero mai interessata né di arte né di tutto ciò che era relazionato a essa.
La gita scolastica del terzo anno superiore prevedeva una visita ad Andria; in provincia di Bari, presso Castel del Monte. Che cosa sapevo di quell’incantevole esempio di architettura? A questo potevo rispondere. La Professoressa Martini, insegnante di Storia, era molto pignola a riguardo. Avevo dovuto studiare la storia del castello, apprendimento testato, con una lunga e agonizzante interrogazione. Tuttavia, ero sorpresa di come il fascino misterioso di quel luogo aveva attratto la mia curiosità.
Edificato tra il 1229 e il 1249, per volere di Federico II di Hoenstaufen, lo “stupor mundi”, era considerato una struttura originale intrisa di significati simbolici. Purtroppo negli anni subì uno stato di abbandono; usato come carcere o come rifugio per briganti, prima di essere acquistato dallo Stato Italiano che commissionò le opere necessarie per il restauro. Nel 1996 entrò a far parte del Patrimonio dell’UNESCO, grazie alle sue forme ben proporzionate. Peculiarità fondamentale del castello era nella struttura ottagonale, con otto torri, numero che compariva in molti particolari. Alcuni storici sostenevano che il castello riflettesse l’anima di Federico: come se lo stesso Re, abbia voluto imprimere in ogni dettaglio la sua personalità poliedrica. Che Federico II amava la Puglia si sapeva per certo, che abbia voluto coltivare ciò che veniva definito fiore di pietra, era riconducibile a quel sviscerato sentimento.
“Guarda Delia, Luca ti sta fissando da parecchio” mi sussurrò Ines all’orecchio.
“Ignoralo” fu la mia risposta.
“Per te è facile snobbare un bel ragazzo, vero?” intervenne Licia affacciandosi dal sedile posteriore.
“Non sono interessata a chi gioca con i sentimenti altrui. Cambia fidanzata ogni due giorni” spiegai.
“Vale anche solo per un’ora” Ines era di tutt’altra opinione.
“Non credo proprio” io, restavo sicura delle mie convinzioni.
“Siamo quasi arrivati” la Professoressa Martini si affrettò a dare istruzioni ai suoi alunni “vi prego: formate una fila ordinata e non spingete.”
“Sì, Prof!” rispondemmo all’unisono.
Fermato il bus, nonostante le raccomandazioni del-l’insegnante, apparimmo più una mandria impazzita che studenti delle superiori.
“Per favore, ragazzi!” ripeteva la Professoressa invano.
“Silenzio!” venne spalleggiata dal Professore di Matematica Vitali. Era un uomo alto e robusto, dalla folta barba grigia. Le sue interrogazioni erano il nostro patimento, una discesa rapida verso l’inferno, attraverso domande a tranello e sguardi ferrei. Era l’unico che potesse incutere timore agli studenti e riuscire a ottenere del rispetto. “Se non formate una fila ordinata entro un minuto, sono ben disposto a farvi risalire sul bus!”.
“Qualcuno sa dirmi” tossì la Martini “quali sono le particolarità del portale d’ingresso?”
Alzarono la mano i soliti saputelli.
“Romano” il mio cognome tuonò nell’aria. I compagni si volsero per guardarmi. “Ho notato un interessamento per questo edificio, rendi partecipe l’intera classe.”
Imbarazzata per dover ripetere lì, all’aria aperta, feci un respiro profondo prima di rispondere. “Il portale, realizzato con breccia corallina, pietra calcarea e marmo, così come altri elementi del Castello, ha due statue raffiguranti dei leoni: uno con lo sguardo rivolto verso il sorgere del sole al solstizio d’inverno, l’altro con lo sguardo rivolto nella direzione del sorgere del sole al solstizio d’estate. I gradini sono posti ai lati, in modo tale che chiunque esca non dia le spalle al castello. È interpretata come una forma di rispetto per Federico II.”.
“Esatto” confermò la Professoressa “ma c’è un’altra curiosità: osservando il portale chiuso è possibile notare un particolare. Immaginando di suddividerlo in parti uguali si noteranno due F, una delle impronte lasciate dall’imperatore, non è interessante?”.
“Sì, Professoressa” risposero gli alunni, era evidente il loro disinteressamento.
Fu quando entrai nell’edificio che qualcosa mi turbò. La sensazione di un macigno che gravava sul mio cuore aumentava a ogni passo come se, da un momento all’altro, sarebbe accaduto qualcosa di terribile. (CONTINUA)
Category:
3
commenti
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Powered by Blogger.
3 commenti:
t...e Valeria continua a lasciare il segno!Oramai è come l'Arno del Novembre del'66 quando lei giocava ancora con gli angioletti ed io ballavo al ritmo dei Beatles. Brava Valeria...almeno fin qua!
Salvo
Eehhh, sì, sì, sì... c'è da essere curiosi sul finale perchè la nostra Valeria è andata a pescare un edificio che per gli esoterici rappresenta uno dei punti di snodo delle invisibili linee di forza che si pensa attraversano il nostro pianeta intrecciandosi in una complessa ragnatela... adesso sì che sono curioso!!!
Vedi valeria cosa sei andata a scoprire? Ma sempre danno fai????le linee delle forze esoteriche!!Rimetti tutto a posto o Cecco si trasforma nel conte Dracula ed esce da quel castello!
Posta un commento