Il sogno nel cassetto di ognuno di noi.
Uno di quei sogni che, chi più chi meno, in tanti negano di aver pensato e che poi, tra un momento e l'altro della propria vita, magari in occasioni poco felici, si riporta in auge pensando la classica frase "...se potessi tornare indietro...".
Probabilmente un giorno anche questa sarà una realtà ma per adesso dobbiamo accontentarci di quel che passa il convento.
E quel che passa è un pranzo da Re!
Alzi la mano chi non si è trovato a leggere uno dei tanti romanzi sull'argomento, cominciando da H.G. Wells, che è stato il geniale precursore di questa macchina dei sogni, ed a seguire con i tanti diversi autori che con alterne fortune hanno aggiunto tante altre pagine di storia.
Un tributo lo dobbiamo anche al cinema che da questi racconti ha saputo trasporre in immagini tante pellicole, alcune delle quali seppur datate e prive del supporto della tecnica digitale, molto ben riuscite.
E poi? Non possiamo chiudere così, non senza prima parlare del paradosso che è stato associato a questa specie di amante segreta nei pensieri di ognuno: le conseguenze al ritorno al passato.
Embeh, che volevamo? Il piatto bell'è pronto, stracolmo e senza il rischio di fare indigestione.
Tornare indietro nel tempo indiscriminatamente e modificare il proprio passato, in maniera consapevole o meno, potrebbe farci trovare al nostro ritorno al presente un mondo che non è più il nostro.
Avete presente la trilogia di Ritorno al Futuro?
Ecco ... e allora, cosa ne pensate?
Forse quel che penso anch'io ... che è meglio se il passato resta dov'è e facciamo tesoro delle nostre esperienze di tutti i giorni.
Cecco Martino
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