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Così titolavano l’indomani i maggiori giornali italiani. Dopo la notizia tragica, come sempre il giornalista si addentrava nel gossip, enumerando la lunga serie di avventure del ricco romano, capo del più grande gruppo assicurativo europeo, proprietario di un patrimonio immobiliare che si stimava attorno ai cinque miliardi di euro. Sposato da circa otto anni con la bella Elisa Rocca, ex fotomodella ed ora dirigente di una delle consociate del gruppo assicurativo del marito, Alberto Carracci non lasciava figli né altri eredi che la moglie. La polizia aveva aperto un’inchiesta sul tragico incidente che pareva dovuto solamente all’alta velocità e ad una serie di imprudenze di guida del ricco assicuratore.
“Sofia hai letto?”, “Si certo Elisa, immagino che casa tua sarà invasa dai giornalisti in cerca di particolari piccanti sulla vostra vita. Non credo però che troveranno nulla. La tua fedeltà è stata finora a prova di bomba. La sua semmai era un vaso di cristallo, trasparente e fragile. Non faceva nulla per nascondere le sue storie, con me come con altre. Povero anche Giorgino, se penso che l’avevo lasciato da meno di un mese … da quando mi avevi parlato …ma cosa ci faceva dentro la 500? Non mi avevi detto che l’avrebbe fatta provare solo ad Alberto e che al momento giusto avrebbe attivato i meccanismi di … blocco?”. “Meglio così, mia dolce Sofia. Un testimone scomodo in meno. Chissà che un giorno non si sarebbe pentito e mi avrebbe denunciato?! Come sai, l’indomani Giorgino mi chiamò per raccontarmi nei dettagli il meccanismo che aveva studiato. Era un genio della meccanica. Mi raccontò dei ventiquattro colpi di cambio da quando avrebbe inserito il meccanismo nella leva. Era una sorta di ruota dentata che scartava una volta su otto facendo un piccolo impuntamento al nono colpo finché al ventiquattresimo non bloccava del tutto la leva facendola fermare in folle. I calcoli della curva adatta li aveva eseguiti tutti Giorgino al millimetro”. Elisa continuò nel racconto del sabotaggio messo in atto dal meccanico ma non seppe spiegarsi nemmeno lei come mai questi fosse all’interno dell’auto, sapendo che di lì a poco si sarebbe schiantata. Forse una volta fatto scattare il meccanismo della ruota dentata non aveva fatto a tempo a scendere. Disse a Sofia che la notte precedente aveva rifiutato ancora una volta un rapporto coniugale e che in un momento di rimorso, forse dinanzi all’ennesima sfuriata del marito per quel suo continuo negarsi, gli aveva chiesto di stare attento, l’indomani quando avrebbe provato la macchina. Alberto aveva risposto di non impicciarsi ma “M’era parso un po’ pensieroso … o forse ero io che lo vedevo così sapendo quello che sarebbe successo. Beh ormai è andata Sofia. E per fortuna è andata come avevo previsto, non ti avrei mai perdonato le tue scappatelle con quell’uomo e sai bene quanto tenessi a te e quanto odiassi Alberto. Giorgino 56 purtroppo ha fatto da esca e da parafulmine ma non si può avere tutto dalla vita. Domani perciò armi e bagagli vieni a stare con me. La clausola dell’assicurazione parlava di Uomini nella mia vita e non mi consta che tu lo sia. Possiamo finalmente amarci come vogliamo”.
“Certamente amore mio, domani sarò lì. E’ tutto passato ormai, i maschi sono solamente un PitStop”.
Salvo Andrea Figura
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