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Wanted - "The Public Enemy" - Ricercato "Nemico pubblico"

Wanted - "The Public Enemy" - Ricercato "Nemico pubblico"
Perchè vale la pena vivere? Per vedere il Sole e la Luna che si alternano ogni giorno, trovando il tempo di leggere nel frattempo il romanzo od il fumetto che più ci piace.

Progetto gruppi di lavoro scrittori e disegnatori emergenti

Dedicato a quanti vogliono mettersi in gioco senza rimetterci un €urocent.
Sei un appassionato di Fantascienza, Fantasy ed Horror, o di tutta la Narrativa in generale?


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Verifica se la forza del gruppo può dove non arriva quella del singolo.


Partecipa alle pubblicazioni on-demand che organizziamo periodicamente mantenendo la piena proprietà intellettuale ed il copyright di quanto realizzi; questo è il link del gruppo di lavoro dove raccogliamo i racconti:
Italianfantasticbooks
...e queste le collane antologiche attualmente in lavorazione:
CENERI DEL FANTASTICO per la fantascienza
TERRE INCANTATE per il fantasy
LE VIE DEL BUIO per l'horror
NARRATIVA per tutti gli altri generi

2012!












Dunque, ci restano un paio di annetti scarsi!

Se è vero che i vecchi adagi hanno sempre ragione e che nelle profezie si nasconde sempre un minimo di verità, allora è proprio il caso di dire che l'umanità ha i giorni contati... o quasi!

Il nuovo film catastrofista del sempre bravo (sia a girare che a trovare i soldi) Roland Emmerich dal mio punto di vista non è venuto male.

Gli effetti da computer grafica ormai consentono di fare di tutto di più ed il film, specie nella prima metà, grazie ad un ritmo sostenuto ed incalzante, ti prende e ti lascia quasi senza fiato, senza darti il tempo di riflettere (io l'ho fatto nell'intervallo ed un pò d'ansia mi è venuta al solo pensarci).

La seconda metà è quella che invece rallenta un pò e presenta, a parer mio, delle situazioni poco credibili, eccezion fatta per le catastrofi di madre natura (la quale tutto può).

Due sono le scene che mi hanno lasciato un pò perplesso e che i mirabolanti effetti speciali non giustificano: la prima è quella dell'Antonov, (un aereo di fabbricazione Russa che definire gigante dei cieli è dir poco, ma che proprio per le dimensioni e la vecchia progettazione non dispone dell'agilità di un'aquila) il quale si destreggia tra cadute di grattacieli e quant'altro riuscendo alla fine a prendere la via del cielo.

La seconda, decisamente meno debitrice degli effetti speciali, è una delle scene finali dove l'eroe, grazie alla sola umana forza riesce con una sbarra d'acciaio (o simile), restando immerso in un locale pieno d'acqua mostrando di avere i polmoni di Namor il sub-mariner, a sbloccare gli ingranaggi di chiusura di una delle arche, salvando così tutti gli occupanti dall'arrivo della megalittica onda di marea.

E allora? Mi dirà qualcuno. Che c'è di strano in questo?

Nulla, dico subito. Nulla o quasi; ed il quasi è dovuto al fatto che l'eroe di cui sopra, munito della sbarra di cui sopra, riesce a liberare degli ingranaggi (tipo i meccanismi di un gigantesco orologio per intenderci) grossi quanto un appartamento; impresa per la quale - credete a me - la sola forza umana (per quanto bruta possa essere e se si escludono Hulk e soci) non basta!

Ma del resto lo spettacolo vuole la sua parte e dunque in un contesto fantastico ci può stare tutto.

Vero, vero, però... però anche un pò di logica in un contesto fantastico non è che guasti.

Comunque un film da vedere con la famiglia e da tenere in videoteca.

Cecco

STAR TREK XI... OVVERO RICOMINCIO DA ZERO PIU'
























Per la serie "meglio tardi che mai".
Colpevolmente, l'ho visto solo adesso che è uscito in dvd... ma l'ho visto!
Premetto che sono e resto in primis un fan della serie originale e da inguaribile nostalgico avrei preferito rivedere gli attori di allora (cosa improponibile senza far ricorso alla clonazione e quant'altro).
Mesi fa, ovvero dopo l'uscita nelle sale, mi ero fatto un giretto per i vari blog e gruppi di discussione ed avevo sentito pareri che andavano un pò in tutte le direzioni.
Utilizzo perciò a mia volta questo spazio personale, dove mi sento libero di dire quel che sento e che penso, alla stessa maniera degli altri argomenti già postati, ovvero in assoluta serenità e cercando di non fare polemica.
Se l'intenzione del regista e dei produttori era di ridare smalto alla serie ripartendo dal principio, anzichè creare qualcosa di ulteriormente nuovo, ecco spiegato il mio "Ricomincio da zero più uno".
Grazie a quanti nel campo della letteratura di fantascienza hanno ideato i paradossi temporali, si è riusciti con questo film a proporre molte cose buone della serie originale ed a giustificarne le innegabili varianti che altrimenti lo avrebbero reso una copia e niente di più.
Così invece, credo in tutta onestà che si sia dato carburante per inaugurare "a velocità curvatura"un nuovo filone parallelo alle glorie da cui è nato il tutto, si è data insomma la possibilità di riprendere i personaggi che abbiamo amato e che ci hanno fatto amare l'Universo Star Trek riuscendo a farci sperare che si continuerà a viaggiare anche oltre dove nessuno è mai giunto prima!
Bentornati perciò vecchi-nuovi amici per altri undici di questi film.

Cecco

NON C'E' DUE...








... senza tre, specie quando il due ed il tre arrivano insieme a tagliare il traguardo!
E' sempre bello annunciare un qualcosa di nuovo e parlarne quando si tratta di argomenti che coinvolgono le nostre passioni.
Un nuovo film, un nuovo romanzo e via dicendo, quando "ti prendono" e ti convincono, sono sempre i benvenuti.
Quando, poi, questo accade con un progetto di cui sei stato il fautore, un progetto nato così per caso, dettato sempre dall'onda della passione per quanto leggi e vedi al cinema o in tv da una vita, e che in meno di un anno ha dato dei frutti e sembra addirittura aver messo radici, beh... nel tuo piccolo hai di che esserne soddisfatto.
Parlo di due nuovi volumi antologici che raccolgono racconti di science fiction il primo e di horror il secondo.
Come per il primo volume di racconti di fantascienza, già presentato in questo blog, anche, e soprattutto, per questi due, un ringraziamento va a quanti vi hanno preso parte arricchendoli con i loro racconti.
Dunque la soddisfazione è stata doppia, sia per un "to be continued" ed un ampliamento dell'idea di base, sia per la new entry di altri autori ed autrici che sono riusciti ad apportare ed a trascrivere su carta le loro personalissime intuizioni.
Il buon modo di scrivere (inteso come correttezza del linguaggio e chiarezza dei contenuti... e scusate se è poco quando si parla di letteratura moderna) uniti all'aiuto "dietro le quinte" di due degli amici della prima ora quali Paolo Leonelli e Lino (Natale) Figura, hanno reso più agevole il mio compito di curatore ed il mio ringraziamento , ribadito per tutti ma in particolare nei loro confronti, non potrà mai essere al pari.
E' difficile parlare con obiettività del proprio lavoro ed ancor di più lo è per quello di gruppo, anche per un discorso di eterogeneità; tuttavia, senza essere presuntuoso (il che non rientra nemmeno nel mio modo di ragionare e di fare) quanto è stato realizzato forse non sarà un best seller, ma vale tanto. Certo, vale tanto per chi l'ha scritto e vale tanto per com'è stato scritto.
Eh, sì... l'ho già detto pocanzi, forse non avremo realizzato delle antologie da Premio Hugo (o Premio Urania per rientrare nei confini nazionali) però tutti i racconti (e lo dico con convinzione e senza mezzi termini) scorrono nella lettura e non "scocciano", se mi si consente la metafora, e quest'ultima affermazione la sottolineo da lettore di centinaia e centinaia di romanzi e fumetti di genere.
Un grazie va per la seconda volta anche all'editore on-demand che ci ha consentito la pubblicazione: http://www.lulu.com/
I link per accedere e scaricare i pdf "GRATUITAMENTE" seguendo una continuity nell'iniziativa sono per Ceneri del fantastico - Vol. Secondo: http://www.lulu.com/product/libro-a-copertina-morbida/ceneri-del-fantastico---umani-alieni-e-non---volume-secondo/6012499 e per Le vie del buio - Vol. Primo: http://www.lulu.com/product/libro-a-copertina-morbida/le-vie-del-buio---laltra-met%C3%A0-oscura---vol-primo/6022149
Forse non meritiamo di accedere all'Olimpo degli scrittori, ma la vetta della nostra collinetta l'abbiamo conquistata.
Grazie agli amici con cui ho viaggiato finora ed il sincerio augurio che dopo aver svoltato a destra della seconda stella il nostro viaggio non abbia mai a finire... e per chi ci legge e ci leggerà "Buona Lettura"!

Cecco

FRIDAY THE 13th - VENERDI' 13








Per la serie "non muoiono mai".

Se cerchiamo nel mondo dell'horror qualcuno che nonostante le "mazzate" giustamente prese ritorna sempre a far danni, difficilmente troveremo un altro come Jason Voorhees.

Al produttore ed ideatore della saga, Sean Cunningham, va l'indubbia capacità di riproporre, dopo ben 10 pellicole consecutive (la prima del 1980) ed uno spin-off (con l'altrettanto mitico Freddy Krueger di Nightmare), l'ennesimo nuovo capitolo della saga.

Per la verità quest'ultimo capitolo uscito nelle sale in primavera 2009 mi ha lasciato un pò sconcertato... e non in maniera positiva.

In pratica si è trattato di un remake del primo capitolo che purtroppo ha poco a che vedere con le atmosfere cupe del precursore, atmosfere che mantenevano lo spettatore sul filo della tensione, con immancabile colpo di scena finale, per tutta la durata del film.

Il nuovo capitolo invece mi ha lasciato con una sensazione, dopo che sono uscito dalla sala, riassumibile in queste poche parole: "ma perchè l'hanno prodotto?".

Se vado a ritroso posso dire che dopo i primi nove capitoli, quando uscì il decimo, ci fu la trovata quantomeno originale che "faccia da hockey" continuasse a far stragi anche nello spazio e la pellicola di qualche anno dopo, che lo ha visto contrapporsi al vecchio Freddy, lo è stata altrettanto, ma questo nuovo capitolo, che negli intenti (spero di sbagliarmi) sembra voglia ripetere tutta la saga, è quantomeno allucinante.

Sono un amante dell'horror, in tutte le salse, qui lo dico e non lo nego, però spendere quattrini in questo modo rischiando di ridicolizzare anzichè rivitalizzare un personaggio è peggio che ucciderlo per sempre.

Cecco

WOLVERINE - OLD MAN LOGAN









































Tra le tante novità che la Marvel in questi ultimi anni sta sfornando a raffica, questo "OLD MAN LOGAN", in Italia "VECCHIO LOGAN" e pubblicato sulla collana regolare, rappresenta una saga davvero niente male.
I due creatori -Mark Millar per la storia e Steve McNiven per le matite - hanno spostato le vicende degli eroi di Casa Marvel ad un ipotetico futuro a cinquant'anni da oggi.
Un futuro nel quale dei supereroi non vi è quasi più nessuna traccia perchè sono stati tutti uccisi nel giro di una sola notte dai loro nemici di sempre, coalizzati dal Teschio Rosso che ha architettato quest'impensabile piano.
Gli Stati Uniti frammentati in diversi regni a capo di ognuno dei quali ci sono personaggi come i nipoti di Hulk, l'erede di Kingpin, Magneto, il Dottor Destino con la sua consorte (l'ex X-Man Emma Frost) ed infine il sunnominato Teschio Rosso.
Da subito, ovvero fin dalle prime pagine, ho notato un Wolverine vecchio e privo di ogni combattività che si fa pestare a sangue dalla gang dei nipoti di Hulk senza reagire e senza sguainare gli artigli per non perdere la sua famiglia - moglie e due figli - e la scalcinata fattoria in cui sopravvive.
Fino alla quinta parte solo degli accenni a questo suo comportamento, poi l'amara scoperta: il buon Logan, nella famosa notte del massacro dei supereroi, è stato l'artefice a sua volta del massacro di tutti gli X-Men; ovvio non per sua volontà ma per le incredibili capacità illusionistiche di Mysterio - uno dei nemici storici di Spiderman - che è riuscito ad ingannare i sensi e la vista del nostro artigliato convincendolo di combattere all'ultimo sangue contro i supernemici di sempre.
Confesso che la doppia tavola riepilogativa di fine massacro mi ha lasciato di stucco... e questo spiega il perchè Wolvie abbia rinunciato da quel giorno a sguainare gli artigli, a reagire alle prepotenze e persino a farsi chiamare col suo vecchio nome di battaglia.
La storia si dipana da una proposta di Clint Burton - il vecchio Occhio di Falco - che, anche se cieco, è tutt'altro che inattivo. Questi gli chiede di accompagnarlo in un viaggio da costa a costa per una consegna "speciale" garantendogli i soldi che gli consentiranno di vivere tranquillo e senza temere la vendetta della gang dei nipoti di Hulk.
Al termine del loro viaggio d'andata, che li vede attraversare un'America stravolta, i nostri ex-eroi sono attesi da una trappola mortale: Clint muore ucciso da agenti del Teschio Rosso e Logan viene portato al suo cospetto creduto morto.
Ed è proprio nel faccia a faccia col Teschio, che avviene nella stanza dei trofei dove l'oscuro macchinatore conserva i resti di parte delle armi e delle spoglie dei suoi antichi nemici, che Logan ha la possibilità di vendicarsi proprio di colui che è stato la causa della fine di tutti i valori in cui credeva.
Bellissimo lo scontro tra i due con l'Excalibur nelle mani del Teschio Rosso e lo scudo di Capitan America in quelle di Logan ed altrettanto bello... lo confesso e non me ne vergogno... l'atto cruento al termine della lotta col quale Logan - finalmente - rende giustizia a tutte le vittime della mente contorta del suo nemico ponendo fine con un netto taglio - è il caso di dirlo - a tutti i pensieri di quest'ultimo.
L'uscita di scena con indosso parte della vecchia armatura di Iron Man è la ciliegina sulla torta.
Ma l'arrivo a casa rivela un'amara sorpresa al nostro ritrovato eroe: la gang di Hulk non ha aspettato ed ha sterminato la sua famiglia.
Al vicino di casa che gli suggerisce di non fare atti avventati Logan risponde "Il mio nome non è Logan cocco..." - una doppia pagina in cui ritorna l'inequivocabile rumore "SNIKT!" ed infine nella pagina finale i sei artigli insanguinati che rifanno la loro comparsa - "... è Wolverine."
L'eroe è tornato e mentre negli States è già uscito il Giant Size finale qui in Italia dobbiamo aspettare la primavera per veder sbocciare la giustizia in quest'oscuro futuro.
L'eroe è tornato!

Cecco

DISNEY + MARVEL


Ed eccoci arrivati anche a questa!
Fresca di giornata come l'uovo della gallina questa è la notizia che personalmente mi sono sentito commentare dallo speaker di turno del telegiornale di mezzo dì: la Disney acquista la Marvel.
"In barba alla crisi globale che perversa di questi tempi c'è ancora chi compra" mi è subito venuto da pensare.
A parte gli scherzi, così, su due piedi, sono rimasto un pò spiazzato; forse perchè da lettore di lunga data mi è suonato strano vedere associati un produttore di fumetti cartoni ed altro - per bambini e non solo - con uno di fumetti - per adolescenti e non solo.
"Non solo" a parte il gap generazionale dei due eserciti di lettori - di ieri, di oggi e di domani - di questi tempi, forse, è meno distante di come lo vedo io.
Comunque ... nessuna considerazione sull'operazione finanziaria, perchè non rientra nei miei interessi, ma tante speranze le ripongo in quella che di fatto è l'unione di due Titani, la quale non potrà che portar bene all'esercito di personaggi che aiuta a sognare da decenni intere generazioni di lettori.
Una raccomandazione da lettore, però, mi sento di farla ai dirigenti: è vero che siamo nell'epoca della globalizzazione ma per cortesia lasciate un pò le cose come sono, anzi miglioratele, ok!
Quindi non fatemi leggere tra un pò nuove testate del tipo "Pippo e i Potenti Vendicatori" o "Hulk e la Banda Bassotti".
Per carità quest'ultima frase è una spontanea e goliardica battuta ... niente polemiche!
Cecco

UN CARAVAN SULLE STRADE DEL FUMETTO






















IMMAGINI E PERSONAGGI SONO COPYRIGHT BY SERGIO BONELLI EDITORE

Una nuova miniserie italiana a fumetti dove un popolare mezzo di trasporto "trasporta" i suoi occupanti in un viaggio verso l’ignoto.
Il gioco di parole serve a rendere l’idea del diverso impiego di un veicolo solitamente utilizzato da famiglie e non per macinare centinaia e centinaia di chilometri per il gusto di viaggiare durante le vacanze o alla scoperta di nuovi luoghi dove a farla da padrona sia la natura incontaminata ... o quasi!
Ma stavolta Caravan, la nuova miniserie mensile a fumetti della Sergio Bonelli Editore, descrive l’odissea a bordo di questo mezzo della famiglia Donati, una tra le tante che conducono la loro quotidiana esistenza in una cittadina statunitense, West Point, fino al momento in cui accade l’imponderabile.
Quando il sole è al tramonto di un giorno come tanti il cielo sopra la città è sconvolto da un improvviso ed inquietante fenomeno meteorologico: un vortice di nuvole anomale dopo aver oscurato tutto pare causare l’interruzione della luce e di qualsivoglia altro oggetto alimentato dall’elettricità, sia di alta che di bassa tensione: auto e motoveicoli non ripartono, ascensori, scale mobili, cellulari e telefoni muti, idem per gli apparecchi radiotelevisivi.

E a ben pensare un pò di pace e tranquillità di questo tipo sarebbe auspicabile per davvero al giorno d'oggi, specie nei centri urbani ...
Al silenzio - prima reazione della popolazione - ne segue immancabile la classica ondata di panico ed isteria collettiva che in tali casi porta l’uomo a perdere il suo raziocinio ed a regredire di qualche millennio nella scala evolutiva.
"Fortunatamente" il misterioso fenomeno ed il black-out che è sembrato conseguirne sono di breve durata, solo le comunicazioni con i confini esterni della città sono impossibili.
"Sfortunatamente" alle prime luci dell’alba l’intera cittadina è invasa, non dagli alieni come avevo immaginato mentre scorrevo le pagine del primo numero, ma da un contingente militare armato di tutto punto.
Decine di elicotteri, blindati cingolati ed altri mezzi con al seguito un numero imprecisato di soldati che, anziché dare spiegazioni alla popolazione ancora scioccata, ne impongono la partenza in ventiquattr’ore verso una destinazione imprecisata.
Questo è il sunto del volume che apre la narrazione di Caravan.
Il creatore, nonché soggettista e sceneggiatore della miniserie che concluderà il suo viaggio nell’arco di 12 numeri, è Michele Medda alla sua opera prima con questa tipologia di serie a fumetti, ma ben noto agli aficionados delle nuvole parlanti in quanto papà, insieme ad Antonio Serra e Bepi Vigna, del ben più noto Nathan Never e del suo universo di personaggi e storie editi sempre da Casa Bonelli.
Da qualche giorno è uscito in edicola il terzo numero ma per il momento l’unica cosa sicura che si lascia intendere nelle prime trame è la presenza di tanti comprimari legati da un filo invisibile che intreccia, a volte con esiti tragici, le vite degli occupanti di questa eterogenea carovana.
Ed in mezzo a tutto ciò c’è il giovane Davide Donati che tiene dall’inizio del viaggio il suo diario personale e che sarà di sicuro obbligato, suo malgrado, a bruciare le tappe nel suo percorso di maturazione durante questa nuova epopea del terzo millennio.
L’unica cosa che i militari non fanno mancare è la benzina per il viaggio; dunque staremo a vedere!

Cecco
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CENERI DEL FANTASTICO - Terra e dintorni - Vol. Primo

Scaricabile gratuitamente il download accedendo al link http://stores.lulu.com/store.php?fAcctID=3055888





L'opera prima è sempre quella che trasmette una certa emozione a chi la realizza.
Il merito dei contenuti va fuor di dubbio a ciascuno dei dodici autori che hanno realizzato il rispettivo racconto che si è incastonato come un gioiellino in questo piccolo collier.
Personalmente sono alla mia prima esperienza nella figura di Curatore, nonchè autore, avendo contribuito, tra i dodici, anche con un mio racconto.
Passare dalla lettura alla scrittura può sembrare cosa da poco ... e magari lo fosse!
Il passo dei tempi e le tecnologie consentono oggigiorno a chiunque voglia di pubblicare on-demand ed a costi prossimi allo zero: grazie dunque a http://www.lulu.com/
Di mio, poi, posso dire che gran merito va alla passione che ci ha accomunato tutti e dodici, senza che ci fosse una conoscenza diretta ma legandoci con un invisibile e lungo filo dal Piemonte alla Sicilia, permettendoci di realizzare in poco meno di tre mesi questo piccolo risultato di cui non possiamo che essere orgogliosi.
Il primo ringraziamento va a quanti tra gli scrittori, passati e presenti, ci hanno ispirato con le loro pagine facendoci sognare ... e spero che qualcosina di simile riusciamo a trasmettere a nostra volta a quanti ci leggeranno.
Arrivederci dunque al secondo volume.
Cecco

"ADEUS MISTER NO"









IMMAGINI E PERSONAGGI SONO COPYRIGHT BY SERGIO BONELLI EDITORE

E con il pilota amazzonico se ne va un altro pezzo di storia del fumetto italiano.
Johnny Drake, alias Mister No; dal primo numero edito a metà 1975 fino all'ultimo della serie regolare (il n. 379) edito a dicembre 2006 oltre maxi e speciali.
Anche stavolta le motivazioni in Casa Bonelli, l'editore che tutti siamo stati abituati a chiamare confidenzialmente così (ovvero Sergio Bonelli Editore), sono state rese in maniera chiara ed inequivocabile: il mondo intorno al personaggio si è evoluto ma non lui, insomma non è più al passo con i tempi ed altro ancora ...
Certo ... tutto giusto ... ma se ben ci penso mi viene tristemente da credere che, a dispetto dell'immaginario che circonda il mondo delle nuvole parlanti, anche per lui sia giunta l'età della pensione.
Per la verità dapprima pensai che non era finita là, confidando in una prosecuzione periodica proprio degli speciali annuali ... ma, ahimè, mai speranza fu resa più vana dall'ultimo numero (il ventesimo) uscito lo scorso mese di maggio e che ho finito di leggere qualche giorno fa.
L'eroe fuori dagli schemi, un pò sognatore, deluso dalle brutture dell'animo umano in cui spessissimo si è imbattuto nel corso delle sue storie, antieroe anche nei racconti che periodicamente narravano le sue avventure della seconda guerra mondiale, ebbene, anche per lui e per il suo scassatissimo piper è giunto il momento di alzare bandiera bianca.
Il piper ... eggià ... dove lo troveremo un altro personaggio che fa funzionare il suo mezzo di locomozione prendendolo a calci!
Per quante volte c'ho provato con la mia auto mi è sempre toccato andare dal meccanico o dal carrozziere.
Ma io non sono Jerry Drake, non sono Mister No.
Cecco

ADDIO "MAGICO VENTO"!





















IMMAGINI E PERSONAGGI SONO COPYRIGHT BY SERGIO BONELLI EDITORE

Addio!
Già ... e cos'altro sennò!
Forse arrivederci?
Da come la vedo io se si esce dalla porta non si rientra poi dalla finestra!
Stamattina mi sono trovato in edicola, come faccio un giorno sì e uno no, per vedere qual'era il nuovo arrivato tra le tante collane che leggo e con le quali riempio le scaffalature di casa, davanti allo sguardo sempre paziente della mia adorata moglie.
Magico Vento con il suo n. 122, nel ripiano centrale a mezza altezza, tra i tanti presenti nell'edicola, con la sua copertina mi guardava come tante altre volte prima di oggi.
Normalmente, dopo che ho trovato un posto tranquillo, "attacco" subito a scorrere le vignette leggendo i dialoghi dei balloons; ma stavolta, invece ... come se il mio quinto senso e mezzo (giusto per citare un altro personaggio che amo e del quale mi riservo di parlarne più in là) mi si fosse acceso, sono passato a leggere la rubrica pre-fumetto: "La posta di Poe".
Scorrendone le parole sono arrivato ale note dolenti: la collana, benchè in utile, chiuderà a fine 2010!
Dapprima mi sono un pò frastornato, tant'è che ho dovuto rileggere quella breve sequanza di parole per altre due volte ... ma il risultato è stato lo stesso della prima.
Che da lettore di fumetti ultratrentennale, fossi abituato, spesso a malincuore, a veder chiudere testate e collane per ragioni di profitto passi ... ma ad essere sinceri ... com'era il succo delle parole "... benchè in utile Magico Vento chiuderà i battenti a fine 2010".
Dopo, ovviamente, sono seguite le osservazioni e le giustificazioni del creatore ed indiscusso sceneggiatore (ad oggi su 122 albi ne ha sceneggiati 115 ... fate un pò voi) Gianfranco Manfredi.
Quelle le ho lette una volta sola senza tornarci.
Stavolta sono deluso e faccio moltissima fatica a non essere polemico.
Quando un personaggio dei fumetti annaspa, da che ho avuto modo di leggere in tanti anni, si cerca sempre di rivitalizzarlo, di dargli una seconda vita ... e se poi va male ... beh, pazienza, ma almeno ci si è provato!
Qua invece ho la spiacevole sensazione di aver assistito alla monopolizzazione di un personaggio da parte del suo "validissimo autore" che ha deciso (per sue ragioni anzichè per ragioni di mercato) di chiudere la collana ... con buona pace dell'editore.
Questa non mi è piaciuta ... e lo dico da lettore appassionato non da critico!

Cecco

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WOLVERINE: X-MEN LE ORIGINI



Diamine ... che dire????
Non sono un tipo che si impressiona con poco e cerco di essere sempre tanto appassionato ad un genere quanto obbiettivo nel darne un giudizio.
Parto un momentino da lontano ... così ... giusto per prendere bene la rincorsa.
Il fumetto, sia degli X-Men che del nostro Wolverine, anche se con un pò di discontinuità, l'ho seguito e lo seguo ancor oggi, da quando Luciano Secchi con la sua Editoriale Corno ha portato in Italia Spiderman & soci.
Quindi posso dire che su carta ho una buona conoscenza del personaggio.
I tre film precedenti su tutto il gruppo degli X-Men li ho visti e mi sono piaciuti.
Sì, sì ... certo che avete ragione ... ma ci arrivo sì o no? Mi è piaciuto sì o no?
Una sola parola giusto per non divagare più: STUPENDO!
Premetto che il parere è squisitamente soggettivo, ma vi posso assicurare che sono uscito dalla sala entusiasmato ... sì, per davvero, lo dico e non lo nego ... e ci mancherebbe.
Certo c'è stata qualche, diciamo così, pausa nella pellicola, ma vi garantisco che la carica adrenalinica non è mancata ... qua c'è n'era "a camionate".
Hugh Jackman è Wolverine.
Questo è uno di quei casi rari, nell'insieme della cinematografia, dove l'attore impersona meglio del meglio il personaggio che recita.
Chi ha letto il fumetto, come il sottoscritto (... e più del sottoscritto!), dubito fortemente che sostenga il contrario.
E adesso ci aspetta l'avventura di Logan in Oriente ... l'avete visto il trailer finale tra un titolo di coda e l'altro, no?
Lunga vita vecchio Wolverine e che i tuoi artigli possano graffiare ... e non solo ... per un altro secolo!

Cecco

IL MIO PRIMO "URANIA":VIAGGIO IN FONDO ALLE STELLE











Correva l'anno 1984.
Eravamo in estate, (era luglio e non faceva il caldo di queste ultime stagioni .... o perlomeno che io ricordi).
Era un sabato mattina e di buon'ora feci la mia abituale camminata all'edicola della stazione ferroviaria non lontana da casa mia (tra l'altro era la mia edicola di fiducia).
Quel giorno, però, non comprai nè pubblicazioni della Cepim (oggi Sergio Bonelli Editore, quindi parliamo di Tex e compagnia bella) nè della Corno (per intenderci parliamo dell'editore che ha portato in Italia Spiderman & soci).
No, quel giorno mi soffermai su una copertina il cui bianco predominante con un cerchio bordato di rosso ed un'immagine che ne richiamava il contenuto spiccava tra le altre pubblicazioni.
Il tempo di un breve attimo e, come un colpo di fulmine un pò fuori dagli schemi, mi ritrovai in mano il n. 975 di Urania: il mio primo romanzo.
Poco dopo ero già tornato a casa e sistematomi sulla sdraio del soggiorno cominciai la mia lettura.
Certo ero già un abituale lettore (ma di fumetti!), ma quel giorno le pagine scorrevano una dopo l'altra e, fatto salvo la pausa del pranzo, non feci alcuna interruzione finendo di leggerlo verso sera.
Da allora non mi è più capitato di leggere con la stessa foga, ma da quel giorno la mia passione per un genere che già amavo nei films e telefilms dell'epoca si trasmise anche su carta.
Grazie John Maddox Roberts, grazie Urania .... e grazie nonna Ermanda che quel giorno mi lasciasti alla completa lettura senza nemmeno chiedermi di aiutarti un pò, come facevamo sempre, a lavare i piatti.
Cecco
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L'intervista semiseria

"A proposito di Maximilian ... dialogo intervistato ai due autori ... raccontato da uno dei due"
Cecco (Francesco Martino) - Correva l'anno ....
Peppe (Giuseppe Cristiano) - Che fai parli al passato?
C - No, era per creare l'enfasi.
P - Meglio di no, guarda, noi scrittori del genere fantastico passiamo già per mezzi paranoici, prova un'altro inizio.
C - Vabbeh .... allora ..... una sera di dicembre dello scorso anno ....
P - Ecco, vedi! Così va già bene.
C - Oh che bello ... allora ... dov'ero rimasto ... ah, sì, dicembre dello scorso anno ....
P - L'hai già detto questo ...
C - Lo so ma se non finisco qua andiamo avanti fino alla notte dei tempi.
P - Sono d'accordo con te, vai pure.
C - Avanti fino alla notte dei tempi?
P - Beh, se vuoi, ma posso farti compagnia fino ad un certo tratto ... poi avrei alcune cose da fare.
C - Che fai sfotti? E meno male che l'intervista è dal mio punto di vista.
P - Mmmhhh.....
C - Che c'è, non ti senti bene?
P - No .... fame!
C - Ma se abbiamo mangiato poco fa!
P - Appunto ... ecco perchè ho ancora fame, il ricordo è troppo vicino.
C - Ah .... allora sarò breve, ok?
P - Va bene, vai pure non preoccuparti.
C - E andiamo allora .... dunque l'idea era una delle tante non realizzate che avevi nel cassetto, me la mandasti tra una mail e l'altra ed io te la rimandai con qualche variante che mi era venuta sul momento.
P - Sì, esatto.
C - Poi tu il giorno dopo mi telefonasti dicendomi se me la sentivo di proseguire il progetto a quattro mani, ricordi?
P - Sì, sì, mi ricordo.
C - A gennaio feci il mio primo volo aereo Roma-Stoccolma e ti raggiunsi ed in due giorni buttammo giù il soggetto del primo episodio e le idee di base per i successivi ... e si cominciò da subito a scrivere.
P - Era buona la pasta al tonno che ci preparammo.
C - Ma pensi solo a mangiare ... comunque hai ragione proprio buona, e ci mettemmo anche una scatola di pelati ... anzi no era polpa di pomodoro se non ricordo male.
P - Sì era proprio quella, alla prima occasione dobbiamo rifarla.
C - Eh sì, quando si parla di mangiare mi trovi sempre favorevole.
P - (nessun commento e mano destra a massaggiare lo stomaco).
C - (nessun commento e mano sinistra a massaggiare lo stomaco).
P - Hai già finito?
C - Eh? ... No, no, chiudo subito che è venuta fame anche a me.
P - Ok.
C - Allora per farla breve il primo l'abbiamo già scritto ed il secondo è sulla buona strada, ed intanto si è aggiunta qualche altra idea, previsioni?
P - Mah l'estate è ormai finita quindi non è che ci si deve aspettare chissacchè dal tempo.
C - Che fai sfotti un'altra volta.
P - Ma se mi hai chiesto tu le previsioni?
C - Ecco ... appunto ... sarà la fame ... vabbeh, allora penso che posso chiudere per tutti e due dicendo che la cosa più bella è credere sempre in quel che si fa e se questo viene da comuni passioni è difficile che venga male.
P - Beh, hai detto tutto bene, allora potevi farla da solo l'intervista.
C - E perchè? Secondo te che ho fatto? Vabbeh, dai andiamo a mangiare che mi è venuta nuovamente fame.
P - Ok, ma mi sa che la polpa di pomodoro è finita.
C - Mmmhhh ... c'è l'hai la passata?
P - Sì quella quanta ne vuoi.
C - Allora stiamo a posto ... vai col tango e buon appetito a tutti!